In Serie C Francesco Galuppini era stato il bomber indiscusso del Mantova con 14 gol. In cadetteria invece ha fatto più fatica, ma è comunque riuscito a trovare la via della rete con due centri.
Francesco Galuppini si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza sul lago. Mercoledì prossimo sarà già tempo di visite mediche, prologo della sua terza stagione consecutiva con la maglia del Mantova. «Tre anni di fila nella stessa squadra… Non mi era mai successo», fa notare l’attaccante bresciano. «E mi fa estremamente piacere perché qui c’è una società che fa davvero la differenza. Il Mantova è un club solido, con un progetto definito e la voglia di portarlo avanti. Quante società avrebbero tenuto l’allenatore in un periodo di difficoltà come quello che abbiamo attraversato noi? Ben poche. Il Mantova l’ha fatto e grazie a Possanzini, alla sua tenacia e al suo gioco ci siamo salvati».
Il rapporto tra Galuppini e il mister è ormai rodato: «Sono contento di averlo per il terzo anno. Eppure devo ammetterlo: stavolta pensavo non rimanesse. Pensavo volesse mettersi in gioco in altre piazze. Credo che a convincerlo siano state le certezze che una società come il Mantova ti dà. Quelle di cui parlavo prima e che alla fine hanno convinto anche me. Un paio di settimane fa il direttore Botturi mi ha rinnovato la fiducia, lasciandomi comunque libero di fare le mie riflessioni. Ho un altro anno di contratto, ma i contratti si possono anche rompere. Io invece non ho avuto dubbi: voglio di nuovo giocarmi le mie carte al Mantova, in una categoria in cui ho dimostrato di saperci stare».
Nella sua prima stagione in B, Galuppini ha totalizzato 34 presenze con 2 reti (con Salernitana e Sudtirol, entrambe decisive) e 3 assist. «Sono soddisfatto – afferma – . Ho capito la categoria. Sono partito bene, il primo gol è arrivato alla quarta giornata. Probabilmente l’esplosione di Bragantini ha “occultato” il mio rendimento, ma è giusto così. A un certo punto della stagione mi è mancata un po’ di continuità che invece ho ritrovato nell’ultima parte di campionato».
È lì (diciamo da Mantova-Sudtirol) che Galuppini, pur non segnando, ha ritrovato il campo e l’ispirazione: «Il mister ha cambiato qualcosa a livello tattico, concedendomi una maggiore libertà di azione. Un ruolo cucito su misura per me. Ne ho beneficiato io ed anche la squadra. Però va detta una cosa: anche nel suo periodo più delicato, il Mantova ha sempre disputato ottime partite. Solo in casa con la Reggiana siamo stati messi sotto. Per il resto, abbiamo quasi sempre dominato gli avversari grazie al nostro gioco e alle idee del nostro allenatore. Piuttosto, in alcuni casi, abbiamo incontrato qualche difficoltà nell’interpretare le partite. Spesso, pur approcciando bene il match, siamo passati in svantaggio al primo tiro in porta subìto. Su questo aspetto dovremo migliorare».
Un anno di esperienza in più può aiutare. «Ne sono convinto – chiude Galuppini – . Oltretutto abbiamo la fortuna di contare su una tifoseria eccezionale. Cosa mi aspetto dalla prossima stagione? La salvezza deve rimanere il nostro obiettivo, però ci si può arrivare con qualche giornata d’anticipo. Già questo significherebbe alzare l’asticella. Guai però a sopravvalutare i 44 punti conquistati quest’anno, che sono tanti: in Serie B non si vive di rendita, ma è tutto da guadagnare. Quanto a me, spero di ripartire dal rendimento delle ultime partite. Un anno di esperienza in più servirà anche a me».
(fonte La Voce di Mantova)