Acm, Burrai sul ko col Sassuolo: «Non perdiamo di vista da dove veniamo, chi siamo e chi ci troviamo davanti»

Il capitano dei biancorossi: "Leggo critiche e tante cose che non dovrei nemmeno leggere, perché è tutta immondizia. Ma fanno male se le leggono i giovani, perché ne escono condizionati"

Salvatore Burrai, capitano del Mantova, rigetta la teoria della poca convinzione con cui i biancorossi avrebbero affrontato il Sassuolo. «Non direi proprio, non andiamo in campo consapevoli di perdere o rassegnati – incalza –. Ma dobbiamo essere obiettivi: davanti avevamo un campione d’Europa, un giocatore che ha fatto 20 gol in A, uno che ha vinto 5 campionati di B consecutivi. Mentre 18 mesi fa qui non c’era niente e 15 elementi della nostra squadra non avevamo mai visto la B. Alcuni giocavano in D. Non è una giustificazione. Abbiamo perso ed è giusto che ci prendiamo le nostre responsabilità, come le critiche. Dalla prima giornata il nostro obiettivo resta la salvezza. Ad oggi siamo salvi, dovesse accadere che ci salviamo all’ultimo minuto della giornata conclusiva io sono contento. Se poi andiamo ai playoff o ci salviamo con 5 giornate d’anticipo lo sono ancora di più».

«Però non dobbiamo perdere di vista da dove veniamo – continua Burrai –, chi siamo e che realtà ci troviamo davanti. Leggo critiche, leggo tante cose che non dovrei nemmeno leggere, perché è tutta immondizia. Ma fanno male se le leggono i giovani, perché ne escono condizionati. A quasi 38 anni tra poco smetterò e posso dire che ormai mi scivola tutto addosso. Leggo che Mensah è scarso e che Mancuso non fa gol… I ragazzi ne escono influenzati. Capisco che dobbiamo essere bravi a non farci condizionare da queste cose che possono distrarci. Non eravamo brocchi, non siamo fenomeni e viceversa. L’obiettivo della salvezza non cambia. Ci metto la faccia e sono pronto a prendermi le critiche dei tifosi. Se siamo entrati in campo con timore? ‘Ni’. Sapevamo della forza del Sassuolo, e siamo andati in svantaggio anche per un errore mio. Ma non posso dire che siamo stati inferiori a loro, sennò ci prendiamo in giro. Loro hanno più qualità ed esperienza, questo è innegabile. C’è sconforto, perdere dà fastidio perché dal lunedì al sabato diamo tutto. Ma non abbiamo paura»

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