Mantova, Festa: «Stagione tosta. Acm società seria e stabile»

L'estremo difensore biancorosso è stato sempre impiegato da mister Possanzini: “Sono soddisfatto della mia stagione. All’inizio ho preso un paio di gol da non credere, ma succede. Anzi pensavo che col nostro gioco potessi essere esposto a maggiori rischi”

Il portiere del Mantova Festa

I giocatori del Mantova hanno iniziato le vacanze mentre il dt Botturi assieme a mister Possanzini e il presidente Piccoli sono al lavoro per la prossima stagione. Tra i protagonisti di quella appena trascorsa c’è il portiere Marco Festa.

L’estremo difensore biancorosso ha disputato tutte le partite. Nonostante i suoi 32 anni, 33 il prossimo 6 giugno, è un baluardo dell’Acm. Non a caso è stata una delle prime scelte del dt Botturi due estati fa, quando si trattava di mettere un guardiano sicuro ai pali biancorossi. Dopo l’ottima annata in Lega Pro, Festa si è confermato imprescindibile anche in Serie B.

Come va, Marco?

«Bene dai. Ho staccato la spina. Ci voleva dopo una stagione tosta come quella che abbiamo passato».

Siete stati premiati dalla salvezza…

«Siamo contentissimi, perchè quello era il nostro obiettivo. Eravamo partiti bene, poi abbiamo subìto un calo di risultati. Ci siamo ritrovati dopo Pisa».

È stata quella la svolta?

«Sì – dice Festa – . A Pisa avevamo offerto una prestazione opaca. Non eravamo più noi, non rischiavamo più le giocate, eravamo diventati remissivi. Ci siamo guardati in faccia, ricompattati… e abbiamo ricominciato a giocare come sappiamo».

Avevi messo in conto certe difficoltà?

«Sì. Non scordiamoci che la B è un campionato difficile e molti ragazzi non l’avevano mai affrontato. Abbiamo pagato un po’ di inesperienza. Ci siamo risollevati grazie alle idee del mister e alla società».

Parliamone…

«Non so quante società avrebbero difeso e tenuto l’allenatore quando i risultati non arrivavano. Il Mantova l’ha fatto. Una volta di più si è dimostrata una società seria, con un progetto in cui crede. La stabilità è stata fondamentale. Sono contento per il presidente e il direttore: in questa salvezza c’è tanto di loro».

Soddisfatto della tua stagione?

«Sì. All’inizio ho preso un paio di gol da non credere, ma succede. Anzi pensavo che col nostro gioco potessi essere esposto a maggiori rischi».

Quindi gli errori di cui parlavi non ti hanno condizionato?

«Una volta succedeva, adesso no. Ho le spalle larghe, mi faccio scivolare tutto addosso».

La tua parata più bella?

«Quella su Borrelli a Brescia».

Che voto ti assegni?

«Esageriamo? Ma sì: 10!».

A livello di obiettivi, che Mantova sarà?

«Troppo presto per dirlo. E poi non dipende da me».

Intanto il buon Remo Gobbi metterà il marchio Pata nella denominazione dello stadio…

«E pensare che è nato tutto da una mia battuta! Voleva fare qualcosa di importante e gli avevo buttato lì l’idea per gioco: lui mi ha preso sul serio! A parte l’aneddoto, ce ne fossero di imprenditori mantovani che investono nell’Acm come lui».

Stai seguendo il “caso Brescia/play out”?

«Non mi aspettavo un cosa del genere. Fortunatamente non ci tocca, per cui posso permettermi di seguirla da lontano».

Meglio pensare alle vacanze…

«Vacanze brevi: andrò giusto a Jesolo qualche giorno con moglie e figli. Poi si riparte per un’altra stagione».

La prossima stagione, appunto: fatti un augurio…

«Me l’aspetto, come dire, “brillante”. Sì, brillante mi piace».

(Fonte La Voce di Mantova)

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