Festeggiamenti doverosi per l’allenatore della Carrarese Antonio Calabro nello spogliatoio gialloazzurro, dopo il ko di Mantova. Nonostante la sconfitta, la permanenza in B è realtà.
«La salvezza non è un miracolo perché nel calcio i miracoli non esistono – spiega -. Esiste solo un duro lavoro dietro al raggiungimento degli obiettivi. Certo, se a gennaio 2024 mi avessero detto che sulla panchina della Carrarese avrei vinto i playoff a sorpresa ma in modo del tutto meritato e che poi ci saremmo salvati in B quando la scorsa estate ci davano tutti per spacciati non so se ci avrei creduto».
Poi sul ko del Martelli: «È la sconfitta più dolce della mia carriera. Una gara nella quale colgo molti più aspetti positivi che negativi. La mia squadra ha sofferto un po’ nel primo tempo ma nella ripresa si è fatta preferire al Mantova, restando a secco di punti solo per aver gestito un po’ superficialmente le situazioni dei due gol subiti. Sarò felice se anche il Mantova si salva, non credo che sia accaduto molte volte che le quattro neopromosse si sono riconfermate tra i cadetti. Glielo auguro a Possanzini che gioca un bel calcio e come noi, la Juve Stabia e il Cesena ha saputo imporsi in un campionato molto diverso dalla C. La nostra trasformazione all’intervallo? Tatticamente ho cambiato ben poco, malgrado i due cambi. Siamo tornati in campo con atteggiamento diverso. Lo stesso che è servito durante la stagione per arrivare alla salvezza».