Dicono di noi – Brescia-Mantova vista dalla Gazzetta dello Sport

Per la Rosea al Rigamonti va in scena "una partita matta con occasioni in serie, un rigore concesso al Var e poi sbagliato, un gol segnato e poi cancellato dal Var, e una rete in pieno recupero"

“Più che un derby, una prova per capire se si è deboli di cuore. È successo di tutto e il contrario di tutto, ma alla fine sorride solo il Mantova: rimonta, sorpasso e grande salto nella corsa salvezza. Il Brescia, invece, deve leccarsi le solite ferite per l’ennesima sconfitta casalinga.

Una partita matta: occasioni in serie, un rigore concesso al Var e poi sbagliato, un gol segnato e poi cancellato dal Var, una rete in pieno recupero. Novantanove minuti di saliscendi, discese ardite e risalite. Ciò che resta è l’impresa di Davide Possanzini: per cogliere il secondo successo consecutivo, farsi rimpiangere dal pubblico che l’ha acclamato per anni come suo capitano e prendersi nel contempo la rivincita su Massimo Cellino (che due anni fa l’aveva esonerato dopo due sole giornate) gli è toccato battere Rolando Maran, come un padre per lui. L’allievo ha battuto il maestro, il Mantova si è aggiudicato la sfida salvezza e ha superato il Brescia, ora nuovamente in zona playout.

Può recriminare il Brescia, per il gol annullato al 44′ del secondo tempo per un fuorigioco millimetrico a star larghi dopo lungo esame del Var. Juric su assist di Galazzi, diagonale e sarebbe stato 2-1. Invece il gol che viene convalidato si è visto in extremis dall’altra parte, con Radaelli ad indovinare il tocco vincente in area. Rete decisiva del numero 17 nel 17° derby a Rigamonti e brescia che resta fermo a 17 punti conquistati in casa, dove non vince dal 30 settembre (eguagliato il record negativo dell’80-81 in Serie A). Ma al di là della scaramanzia pesa il 34% di possesso palla al cospetto di un Mantova che invece manovra sempre tanto e volentieri.

Primo tempo tutto del Brescia, che avrebbe potuto segnare molto più del gol firmato da Borrelli con un diagonale perfetto. Moncini ha sbagliato il pallonetto del raddoppio, Corrado ha calciato da ottima posizione col piede sbagliato, Festa si è fatto trovare pronto sia su una punizione di Verreth che su un’incursione di Bertagnoli. Gli errori si pagano e dopo l’intervallo il Mantova ha sfruttato la duplice assenza nella difesa bresciana dei centrali titolari (Cistana e Adorni) trovando il pari di testa con Brignani, su cross di Fiori. I cambi hanno fatto la differenza: peggiorativi nel Brescia, passato alla difesa a quattro, determinanti per il Mantova, che ha compiuto il colpaccio soprattutto grazie alla forza d’urto di Debenedetti, dopo che Mancuso aveva calciato sulla traversa un rigore nato da un contatto Bisoli-Trimboli. «Non meritavamo di perdere, non ho ottenuto quello che volevo con i cambi ma il gol di Juric era regolare», ha protestato Maran. «Mi dispiace per il Brescia, che resta nel mio cuore – ha detto Possanzini -. Ma abbiamo controllato la partita dall’inizio alla fine, rischiando per vincere»”.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

La ripetitività dei gol incassati, la questione Burrai, i tanti elementi offensivi ma nessun nuovo...
Esordio a Monza, prima gara casalinga col Pescara e trasferta a Chiavari dopo la sosta....
Secondo i dati del sito specializzato Transfermarkt si è passati dai quasi 10 milioni della...

Altre notizie