Mantova-Juve Stabia, le pagelle dei biancorossi

Continua l'astinenza da vittorie dei biancorossi, tra i quali si salvano Festa, Maggioni, Solini, Trimboli, Mensah e il debuttante Paoletti, tutti con una sufficienza risicata

FESTA – Spettatore per buona parte del match, senza responsabilità sulla stoccata di Mosti sotto l’incrocio. Presente sull’insidiosa rovesciata di Candellone nel primo tempo. Per non farsi mancare nulla, incassa la 14esima gara consecutiva con almeno un gol al passivo. VOTO 6

MAGGIONI – Disciplinato e al solito grintosissimo, gioca una gara senza sbavature ma anche senza trovare la rete che cerca in un paio di occasioni. Deve arrendersi ai crampi dopo aver aggiornato il contachilometri. VOTO 6. DE MAIO (dal 78′) – Quando viene messo in campo regna il caos e i mille duelli. Fa valere il fisico in area ospite in occasione del pari. Da lì la Juve Stabia è ormai tutta arroccata dietro e non spetta più a lui superare la metà campo. VOTO 6
CELLA – Gli tocca impostare e non sempre i lanci lunghi dal limite dell’area sortiscono l’effetto sperato. Si ritrova fuori posizione in occasione del vantaggio gialloblù. Rivedibile. VOTO 5.5
SOLINI – Mosti gli gira intorno in occasione della rete che porta la Juve Stabia in vantaggio. S’inventa però il gol del pari avvitandosi in area su calcio d’angolo. In difesa servono comunque i suoi chili e centimetri. VOTO 6

RADAELLI – La corsa c’è ma anche tanta imprecisione, cala visibilmente alla distanza. Giornata no anche sul fronte dei cross. VOTO 5.5
TRIMBOLI – Il solito moto perpetuo a centrocampo. Sradica palloni dai piedi degli avversari a prova a imbastire trame ma senza un valido supporto dei compagni può far poco. Non è brillantissimo come sino a qualche turno ma non commette errori decisivi. VOTO 6
BURRAI – Le ammonizioni per proteste sono una costante, segnale di scarsa serenità. E anche il contributo tecnico-tattico non è oggettivamente sufficiente. Una punizione dalla distanza trova la porta, ma è una telefonata. VOTO 5.5. PAOLETTI (dal 57′). Compie giocate facili con passaggi perlopiù ravvicinati ma senza commettere errori. Elemento che pare dotato tecnicamente e di personalità. A Pisa la sua grande chance. VOTO 6
GIORDANO – Un campionario di imprecisioni, negli appoggi, nei passaggi, per non dire dei cross, che non sono proprio il suo punto di forza. Potrebbe sfondare di testa la porta stabiese sotto la Te ma non trova l’appuntamento col pallone su cross invitante. VOTO 5. FIORI (dal 64′). Un’altra prestazione poco incoraggiante. Potrebbe segnare il 2-1 ma si attarda per un tempo di gioco e il tiro è respinto. Soprattutto, raramente supera il diretto marcatore. Resta in fase involutiva. VOTO 5.5

BRAGANTINI – Vale un po’ il discorso fatto per Fiori. Deve uscire dalla buca al più presto ma prestazioni come quella con la Juve Stabia non aiutano a risollevarlo. Né giovano al Mantova per la sua salvezza. VOTO 5. ARAMU (dal 64′). Lo si vede pochissimo, malgrado la mezz’ora abbondante. VOTO 5.5
MANCUSO – Parte con disinvoltura ma di nuovo non combina a conti fatti nulla di buono. Tant’è che esce ben prima dell’ora di gioco. Senza i suoi gol non ci si salva. VOTO 5. DEBENEDETTI (dal 57′) – Gli tocca spesso rientrare ben oltre la trequarti e in area non lo si vede mai. Mezzo punto in più per il velo (forse involontario) che favorisce il pari di Solini. VOTO 5.5

MENSAH – Generosissimo ma la generosità non basta. Martirizzato secondo consuetudine dal marcatore di turno. Se non si è ancora capito in Serie B le cose vanno così. Per evitarlo occorre spingerla dentro. VOTO 6 

POSSANZINI – Ancora la squadra rivoltata in avvio come un calzino. Capiamo che trovarne uno affidabile non sia semplice ma la sensazione è che furore agonistico a parte, ci fosse ben poco sotto. Ora non può più davvero concedersi passi falsi. VOTO 5.5 

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