FESTA – Si oppone d’istinto nel primo tempo sulla volèe di Obaretin, nulla può invece sulla decisiva battuta di Maggiore. Per il resto è spettatore non pagante. In generale, tra prodezze e qualche colpo a vuoto non è certo lui l’attuale problema del Mantova. VOTO 6
BRIGNANI – Ringalluzzito dal primo gol stagionale messo a segno a Palermo, gioca una gara vigorosa e di personalità, mettendo il bavaglio alle punte baresi, in particolare a Bonfanti. VOTO 6.5
DE MAIO – Arcigno quanto basta, protagonista di numerosi duelli, quasi tutti vinti. In difficoltà allorché l’avversario lo punta in velocità ma questa non è affatto una sorpresa. VOTO 6
SOLINI – Ricorre al fallo piuttosto spesso, perché l’idea di subire l’infilata lo tormenta. Soffre in avvio e, paradossalmente, quando si leva la tensione di dosso il Mantova incassa il gol partita. VOTO 6
RADAELLI – Dorval lo mette alle strette per quasi un’ora, eppure capita sui suoi piedi l’occasione più ghiotta per il vantaggio, al termine di una bella triangolazione che il brianzolo conclude in modo sin troppo pulito. VOTO 6. MAGGIONI (dal 66′) – Prova a dare sostanza alla fascia destra, con alterne fortune. Dopo pochi minuti si ritrova sotto e non trova le geometrie con i compagni per riemergere. VOTO 5.5
TRIMBOLI – Gioca un’infinità di palloni, prendendosi carico di responsabilità anche per i compagni. La sceneggiatura della partita vuole che perda quel pallone consegnatogli forse con troppa leggerezza da Wieser appena fuori area e la frittata è fatta. Non si arrende mai e questo gli fa onore ma l’episodio decisivo lo penalizza. VOTO 5.5
BURRAI – Un piazzato rasoterra col quale impegna Radunovic nel primo tempo e tanti tentativi di impostazione a bassi ritmi e spazi molto spesso occupati. Non gradisce la sostituzione ma finché è in campo il Mantova non entusiasma ma nemmeno sfigura. VOTO 6. GALUPPINI (dal 66′) – Incespica un paio di volte sul pallone vanificando potenziali chance per il pari: siamo alle solite, fatica a dimostrare di possedere i guizzi che servirebbero in questa categoria ad un giocatore con le sue mansioni. VOTO 5
WIESER – Schiacciato dal peso di un ruolo forse troppo grande per lui in una gara chiave della stagione. Alcune buone triangolazioni, mai la geniale verticalizzazione. La prima uscita dal basso lo esalta, la seconda gli è fatale, quando ripone troppa in Trimboli scaricandogli una palla a doppio taglio. La buona o cattiva visione di gioco passa anche da qui. VOTO 5. FIORI (dal 79′) – Due soli tentativi di dribbling, entrambi disinnescati. VOTO 5.5
GIORDANO – Ricordiamo una sola accelerazione brillante, nel primo tempo. Poi cross in curva e interventi difettosi. In pratica a sinistra il Mantova non spinge. È vero che la partita è un’altra cosa ma nell’allenamento a porte aperte si sono viste esecuzioni di Panizzi ben più apprezzabili. VOTO 5.5. ARTIOLI (dal 79′) – Gioca poco e non fa in tempo a farsi vedere. Il che non è necessariamente un pregio. Le partite si possono risollevare anche in pochi istanti. VOTO 5.5
MANCUSO – Per la prima mezz’ora gioca a nascondino, poi si rende protagonista di qualche sgroppata nel tentativo di liberare i compagni. Non si mette mai in condizione, né lo fanno gli altri di vedere la porta barese. VOTO 5.5. BRAGANTINI (dal 59′). Vivacizza un po’ la manovra andando anche al tiro, con cui sfiora il palo. Un po’ meglio che nelle ultime uscite ma sempre lontano dal ruolo di predestinato che gli è stato riservato. VOTO 6
MENSAH – Martirizzato da Mantovani e Obaretin come ai bei tempi dell’andata, sempre tuttavia nei limiti del lecito. E così non va oltre qualche apertura per i compagni. Va anche al tiro ma, si sa, non è tanto il suo punto di forza. VOTO 6
POSSANZINI – Non era garanzia di risultato positivo riproporre lo stesso undici di Palermo ma la mossa Wieser non gli ha portato bene. La sensazione è che stia perdendo certezze, come la squadra. VOTO 5