È un Mantova generoso quello visto all’opera al Barbera di Palermo sino all’intervallo ma per ora a sorridere sono proprio i rosanero. Il primo tempo va in archivio col risultato di 1-0 per i padroni di casa, per effetto del bellissimo gol messo a segno dal rosanero Verre al 26′.
Possanzini vara uno schieramento inedito, un 3-5-2 con tre difensori centrali che si trasforma in un 5-3-2 in fase di ripiegamento. Dentro pertanto De Maio e Solini con Brignani, sulle fasce ecco Radaelli e Solini. A centrocampo tris di mediani con Artioli a supporto della consolidata coppia formata da Trimboli e Burrai. Davanti l’ex Mancuso e Mensah coppia d’attacco. Nel Palermo c’è Verre alle spalle delle punte Brunori e Pohjanpalo.
La prima emozione arriva dopo soli 5 minuti. Mensah anticipa Verre in area che lo stende con un calcione. L’arbitro Galipò concede subito il rigore, poi viene richiamato dal Var e nega il penalty dopo aver riscontrato l’intervento scomposto di Mensah.
Pochi istanti più si fanno vedere i rosanero: conclusione forte ma non precisa di Brunori, respinta di Festa. Al quarto d’ora Radaelli spara di poco sopra la traversa una bella azione manovrata dai biancorossi (al Barbera in maglia gialloverde).
Il Palermo prende campo e al 26′ sblocca il risultato: Pohjanpalo si libera della marcatura di De Maio e serve Verre che gioca di suola, si gira su Solini e insacca con una staffilata sotto l’incrocio, sulla quale Festa nulla può.
Il Mantova soffre anche per un intervento in area su Pohjanpalo, in conseguenza del quale termina a terra anche Blin; qualche protesta per un calcio di rigore ma nulla di fatto, se non un corner. L’ultimo brivido del primo tempo è un’incursione di Trimboli, conclusa da un tiro che Audero intercetta in bello stile.
Palermo-Mantova 1-0
Rete: 26′ Verre.
PALERMO (3-5-2): Audero; Magnani, Baniya, Ceccaroni; Diakitè, Lund, Blin, Ranocchia, Verre; Brunori, Pohjanpalo. A disp.: Desplanches, Sirigu, Gomes, Vasic, Le Douaron, Buttaro, Pierozzi. All.: Dionisi.
MANTOVA (3-5-2): Festa; Brignani, De Maio, Solini; Radaelli, Trimboli, Artioli, Burrai, Giordano; Mancuso, Mensah. A disp.: Sonzogni, Maggioni, Bani, Redolfi, Wieser, Fedel, Paoletti, Bragantini, Galuppini, Ruocco, Debenedetti, Fiori. All.: Possanzini.
ARBITRO: Galipò di Firenze (assistenti Alassio d’Imperia e Mastrodonato di Molfeta, IV° ufficiale Renzi di Pesaro, Var Meraviglia, Avar Di Volpi).