Cittadella-Mantova, dal vangelo dell’abbonato Matteo

La sfida del Tombolato ha evidenziato l'ottimo palleggio e fraseggi esteticamente pregevoli, ma anche capacita dei biancorossi di sporcarsi le mani nella battaglia quando serviva

Dodici. Tante sono state le trasferte necessarie in questa stagione di B, prima che la matricola Mantova abbia potuto finalmente giore, e tornare in riva al Mincio con l’agognato bottino pieno.

Tre punti oltretutto ottenuti in uno scontro diretto con una rivale per la salvezza, quindi ancora più pesanti. Giusto festeggiare una volta tanto, per essersi tolti infine di dosso il fardello psicologico del tabù trasferta.
Dominio del gioco per lunghi tratti. Ottimo palleggio e fraseggi esteticamente pregevoli, ma anche capacita di sporcarsi le mani nella battaglia quando serviva, come giustamente sottolineato dal mister nel post-partita. Un Mantova che ha mostrato allo stesso tempo lucidità, tecnica e spirito combattivo. L’atteggiamento giusto, quello che servirà sempre da qui in avanti per raggiungere l’obiettivo stagionale.
Un solo vero appunto da muovere, sul doppio vantaggio c’erano tutte le condizioni per mantenere la partita in controllo. Invece si è dovuto soffrire fino al novantacinquesimo. Vero è che in campo ci sono anche gli avversari, che arrivavano da una buonissima serie positiva. E che hanno anche recriminazioni per qualche occasione gettata al vento per errori in fase di finalizzazione nel secondo tempo, e per un paio di grandi interventi di Festa nella prima frazione.

In quanto ai singoli, menzione speciale per Trimboli, ieri padrone assoluto del centrocampo (e non è certo la prima volta), e che si è pure procurato il rigore con una ficcante incursione in area avversaria. Per capitan Burrai, metronomo insostituibile di questa squadra. E per un Mensah maiuscolo, a cui va ascritto il merito di aver inventato e costruito la giocata della rete che ha sbloccato la partita (a proposito, il bentornato a Ruocco dopo lo stop forzato non poteva essere più felice). Un sabato di festa per gli ottocento fedeli supporter che hanno riempito il settore ospiti del Tombolato, e fatto sentire incessantemente alla squadra il calore del tifo biancorosso.

Ugole calde, e che tali dovranno rimanere; perché nel prossimo turno il Martelli si vestirà a festa per l’incrocio più prestigioso della stagione, quello contro la blasonata Sampdoria. C’è la sconfitta immeritata di Marassi che ancora brucia, vendicarla significherebbe chiudere gennaio con un dolce sapore in bocca.

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