Troppo brutto per essere vero. La Reggiana banchetta al Martelli, dominando in lungo e in largo l’atteso e sentitissimo derby del Po. Un Mantova irriconoscibile, letteralmente asfaltato dagli emiliani, ben oltre quel che recita il punteggio finale.
La peggior prestazione dell’era Possanzini, come riconosciuto con onestà in conferenza stampa dal vice Massolini. Difficile parlare di singoli dopo una prestazione così sconcertante. Certo l’assenza simultanea dei due fari di centrocampo, Trimboli e Burrai, ha pesato come un macigno. Ma il Mantova ci aveva abituato a ruotare tutti gli elementi della rosa senza grossi sbalzi nel rendimento collettivo. Invece, nel turno di fine anno, è stata tutta la squadra a non girare per niente. Dal primo all’ultimo elemento. E dal primo all’ultimo minuto. Un Capodanno amaro quello che trascorreranno gli sportivi virgiliani. Una scoppola dolorosissima, sia per l’orgoglio di campanile, che per le ripercussioni sulla classifica. Molte delle dirette concorrenti infatti continuano a far punti, e il margine sulla zona playout si è ridotto a sole tre lunghezze. La sosta del campionato cade quanto mai opportuna. Servirà a serrare le fila, e a ricostruire il morale. Bisogna assolutamente fare in modo che la disfatta contro i granata non si trasformi in uno spartiacque fra un torneo di centro classifica abbastanza tranquillo, come è stato quello dei virgiliani per tutto il girone d’andata; e uno di sofferenza piena, restando impelagati ai confini o in piena bagarre della zona retrocessione.
Chi non potrà tirare il fiato durante il break di fine anno è il direttore Botturi. Urge fare una riflessione profonda sui punti deboli della rosa emersi durante queste prime venti giornate. Non è semplice fare innesti di qualità a gennaio, e siamo d’accordo che comprare tanto per comprare ha poco senso. Però un rinforzo per reparto (con priorità al terzino sinistro) a nostro avviso si rende necessario, per non avere poi rimpianti a fine stagione. Il livellamento di valori nella zona calda della classifica è massimo, e saranno i dettagli a fare la differenza e a decidere i verdetti di fine campionato. Alla ripresa, due trasferte consecutive con due scontri diretti. La tifoseria sostiene ancora compatta la squadra, fiduciosa in una pronta riscossa.