Dicono di noi – Spezia-Mantova vista dai quotidiani sportivi nazionali

La gara del Picco che ha chiuso il girone d'andata nei giudizi della Gazzetta dello Sport, di Tuttosport e del Corriere dello Sport-Stadio

La Gazzetta dello Sport racconta così la sfida di Santo Stefano al Picco.

“Quando credi che Spezia e Mantova siano pronte a far crollare due record, arriva Diego Falcinelli, infrange un muro personale e scombussola tutto. Dunque è rimasta datata al 28 febbraio scorso l’ultima sconfitta casalinga degli spezzini, così come al 9 marzo risale ancora il più recente successo esterno dei mantovani. L’attaccante perugino, dopo ben 424 giorni (da un lontano Modena-Ternana in maglia emiliana) è tornato a fare centro, su assist di Bertola al terzo minuto di recupero: si tratta del suo primo gol con gli spezzini, ai quali si è unito a fine gennaio. Se l’è vista brutta, però, il team di D’Angelo, a cui sono serviti 46 cross e 27 tiri, colpendo pure una traversa (Pio Esposito), un palo (Degli Innocenti) e vedendosi annullare una rete per questione di centimetri (Pio Esposito) – in tutti e tre i casi gli assist erano stati di Salvatore Esposito – per riagguantare il pari, contro un avversario per un’ora in 10. I lombardi, con un ritrovato Muroni, hanno affidato l’attacco a Debenedetti, ad un mese dall’ultima da titolare: il vantaggio è stata opera sua, di testa, su cross di Galuppini.

Buon ritmo fino alla mezz’ora, quando Brignani è finito negli spogliatoi per un doppio giallo, il secondo forse eccessivo. È scaturito da questa condizione il minimo stagionale di possesso palla del Mantova (34%) e il massimo di quello di casa (66%). «Qualcuno ha rovinato lo spettacolo con una direzione non lineare» ha dichiarato Possanzini, poi espulso dopo l’1-1 annullato dal Var a metà ripresa. L’aveva pensata bene il tecnico, con gli inserimenti di Fiori e Galuppini, a creare spazi sulla fascia, mentre le ripartenze hanno comunque lasciato in costante apprensione i liguri, con D’Angelo, deluso dalla prestazione di Čolak, a schierare gli altri quattro di reparto contemporaneamente. Nagy, poi, faticava a rilanciare il gioco, gli esterni non aumentavano i giri (Reca) o si ostinavano in lunghi dribbling (Elia), mentre l’imprecisione l’ha fatta da padrone davanti ad un concentrato Festa, bravo soprattutto su Soleri e Falcinelli (partito mezzala) sotto porta. Un errore, D’Angelo, ha voluto evidenziarlo. «Alla ricerca del pari – ha affermato – ci siamo fatti prendere dalla frenesia». Però c’era sempre lui su quella panchina, nel passato campionato, il 26 dicembre. Non può che fargli un certo effetto vedersi 21 punti più avanti, dal penultimo al terzo posto”.

Anche Tuttosport si affida ai numeri per descrivere che partita sia stata:

“«Pensavo fosse ormai una partita stregata». Nell’onestà intellettuale di un mestierante del pallone come Diego Falcinelli c’è tutto di una gara brutta, sporca e cattiva, nel quale grazie ad un suo gol, lo Spezia evita una clamorosa e immeritata beffa. Dentro c’è anche la sconcertante direzione di Arena, che scontenta tutti, ma proprio tutti, con un metro che cambia durante la partita come un arcobaleno. Possanzini, giustamente, sarà durissimo su di lui alla fine: «Questo non è calcio, i giocatori a volte sbagliano e diamo colpa a loro se non c’è spettacolo, oggi è colpa di qualcun altro. Il pari a loro va anche stretto». Per Falcinelli è un ritorno al gol dopo quasi una vita; l’ultimo il 29 ottobre 2023, realizzato con il Modena contro la Ternana. Poi solo chimere in maglia bianca. Ma ieri il pareggio acciuffato alla fine tiene la squadra dell’omone D’Angelo a galla, chiudendo il miglior girone di andata dal liguri degli ultimi ottant’anni. Il Mantova resta in dieci per oltre un’ora per l’ingenuità del doppio giallo di Brignani; mette Cella dentro e arretra non solo a cinque ma con l’intera squadra, pullman compreso. Passa con un colpo di testa millimetrico di Debenedetti, con Hristov e Bertola piazzati male, ma se si esclude un palo esterno di Fiori ad inizio ripresa mai impensierirà Gori. Alla fine lo Spezia tirerà verso Festa 26 volte, colpendo una traversa interna con Pio Esposito nel primo tempo, ed un palo interno con Degli Innocenti a metà ripresa. Vedendosi annullare una rete per un fuorigioco millimetrico dello stesso Pio Esposito dal Var; e con Soleri e Falcinelli che poco prima del 90′ scaglierano addosso a Festa due palloni che dovevano solo essere spinti in gol. Nel recupero il pari in mischia. «Tiri, angoli, contrasti vinti e occasioni Mantova, basta leggere questo per capire la partita di oggi. Meritavamo ben altro ma è sempre un punto guadagnato, per come si era messa», ammetterà D’Angelo alla fine”.

Ecco invece la breve sintesi del Corriere dello Sport-Stadio:

“Al Picco una partita senza esclusione di colpi, che gli aquilotti pareggiano nel finale e di cui alla fine i biancorossi possono anche rammaricarsi. Possanzini può solo accarezzare la gioia della prima vittoria esterna, i bianchi si vedono superare dal Pisa. La copertina se la prende Diego Falcinelli, un ragazzino di 33 anni che ritrova la rete dopo oltre un anno, la prima con la maglia dello Spezia. Un gol salvifico, cercato e voluto ormai da tempo, come lo stesso attaccante ha spiegato nel postpartita”.

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