Tradizione ampiamente favorevole all’Acm nei confronti casalinghi con il Pisa. Nelle 12 gare giocatesi in città sono 9 i successi del Mantova, due i pareggi e una sola vittoria pisana, con 20 reti virgiliane e 6 degli ospiti.
L’unico exploit nerazzurro è relativo al torneo cadetto 2007-08: la decisiva palombella di Castillo allo scadere dell’intervallo, oltre che garantire i tre punti alla matricola guidata da Ventura, apre il primo squarcio tra gli uomini di Tesser, alla guida di una squadra che ha già iniziato il declino dopo i fasti del quadriennio precedente. Il ko interrompe una striscia di 7 vittorie consecutive del Mantova, materializzatesi tra il 1953 e il 2004, nelle quali il Pisa ha messo a segno la miseria di un solo gol, peraltro nel giorno della resa più pesante (4-1, 1969-70).
Billy Costacurta vinse 2-1 sulla panchina mantovana nel 2008-09, chiudendo la gara in 9 uomini. Indimenticabile l’1-0 firmato Paolo Poggi del 19 settembre 2004, all’alba di una stagione di C1 che riporterà i biancorossi in B dopo 32 lunghissimi anni. Prestigioso l’identico 1-0 (Dellagiovanna dal dischetto) nel primo giorno di primavera del 1999, unica gara giocata in C2 dalle due squadre, ma a ruoli rovesciati: il Pisa è una corazzata è vincerà il campionato, l’Acm di Lavezzini è in piena accelerazione ma si arenerà ai playoff. Mantova e Pisa non s’incontravano dal ’70-71 (2-0, Toschi e Blasig su rigore) e di nuovo destini incrociati a fine torneo: promossa la squadra di Giagnoni per l’ultimo valzer in A, retrocessi i nerazzurri per differenza reti. Una curiosità sul precedente più datato, terminato 3-1 nel girone A di Prima divisione 1922-23: la partita, prevista il 22 aprile, viene anticipata di 24 ore per evitare la concomitanza con il Natale di Roma, festa nazionale. È il primo anticipo nella storia del club virgiliano.