Se mister Davide Possanzini e i biancorossi Maggioni, Trimboli, Galuppini e Debenedetti possono vantare connessioni con l’ambiente blucerchiato decisamente recenti, Sampdoria e Mantova non s’incontrano invece in campionato dalla stagione di A 1971-72, l’ultima dell’Acm nella massima serie.
Sono sei i precedenti tra le due squadre giocati allo stadio Luigi Ferraris di Genova, con il Mantova peraltro mai uscito vincitore. Sono tutti confronti giocati in Serie A: tre vittorie della Samp, altrettanti pareggi, tre reti dei biancorossi, otto i gol blucerchiati. Orfana di reti è però la sfida meno datata, 2 aprile 1972. L’Acm è nel mezzo di una mini-striscia positiva di cinque incontri con cui alimenta le proprie speranze di salvezza, che naufragheranno da lì a poco.
Altro giro, altra retrocessione. Torneo 1967-68, a Marassi, in avvio di stagione, il Mantova di Cadè le busca sonoramente (3-0), giocando pure per mezz’ora in dieci. Stesso copione, andando a ritroso, nel ’64-65. L’Acm chiuderà ultima, la Samp si salverà per il rotto della cuffia. Anche grazie a quei due punti guadagnati sui virgiliani all’inizio del campionato, gol dopo due soli minuti del China Da Silva, un centravanti brasiliano dal destino sventurato che – ironia della sorte – finirà proprio al Mantova qualche anno più tardi, senza lasciare traccia del proprio passaggio. La trasferta genovese è preceduta dalle dimissioni dell’allenatore biancorosso Oscar Montez, un duro che non ha in pugno lo spogliatoio. In panchina a Marassi va così il suo vice Gianni Bonanno, 39enne palermitano con una sola esperienza da allenatore in Tunisia: a Mantova metterà le radici, occupandosi delle giovanili per quasi un ventennio.
L’immagine più iconica che ci arriva da Marassi (oltre a quelle dello spareggio per andare in B vinto sul Siena nel 1959) è il volo d’angelo con cui Karl-Heinz Schnellinger pareggia di testa il gol di Wisniewski nell’1-1 del ’63-64. Clima a dir poco ostile sugli spalti ma è un punto vitale per la sopravvivenza dell’Acm targata Bonizzoni. All’ultima di andata del ’62-63 finisce 2-2 ed è il Mantova a recriminare, dopo aver sprecato il doppio vantaggio (Recagni e Sormani) sino ad un quarto d’ora dal fischio finale. Il primo precedente è del 17 ottobre 1961, stagione d’esordio del Mantova in A: i blucerchiati fanno festa a 3′ dall’epilogo grazie a Toschi. Nel Terzo Millennio solo due amichevoli estive, giocate in Trentino: l’ultima, nel 2006 allo stadio Briamasco, fu risolta a favore dei blucerchiati dal piazzato di Bonanni al primo minuto di gioco.