Cesena-Mantova vista dai quotidiani sportivi nazionali

Tutti concordi nelle valutazioni di un primo tempo dominato dai bianconeri e di una ripresa più equilibrata ma dal risultato mai in discussione

Mantova in castigo non solo nel risultato finale dell’Orogel Stadium-Manuzzi ma anche nei giudizi dei quotidiani sportivi nazionali: il secondo conseguenza del primo, probabilmente.

Cominciamo nel nostro appuntamento settimanale dalla Gazzetta dello Sport:

Un primo tempo a senso unico che il Cesena ha preso a morsi segnando tre gol e sfiorandone altrettanti e un secondo tempo più equilibrato, col Mantova bravo a riemergere dagli abissi e a dare un senso al finale. Ma il 4 a 2 del Manuzzi ha premiato meritatamente la squadra di Mignani salita al quarto posto. «Godiamoci la settimana che è stata fatta davvero bene, dopo lo 0-0 di Palermo e la vittoria a Pisa in Coppa Italia», ha sentenziato il tecnico bianconero.

La costruzione dal basso costato un gol anche contro la Juve Stabia ha messo il campo del Mantova in salita già al 5′, quando il tocco maldestro di Festa è stato sporcato da Kargbo e si è trasformato in un assist per Shpendi. «Quando si prendono gol così la responsabilità è mia perché sono io a chiedere certe cose» ha spiegato Possanzini. Il Cesena ha sfruttato l’episodio e ha cominciato a spingere trovando il bis con lo stesso Kargbo su un corner di Bastoni. In balìa dei padroni di casa gli uomini di Possanzini sono stati tenuti in vita da Festa, decisivo il 31′ sullo scatenato Antonucci (paratissima non vista da Chiffi) e al 36′ su Adamo. Il 3 a 0 è arrivato con Prestia, a segno di testa su angolo di Calò.

Nel secondo tempo il copione è cambiato: il Mantova ha reagito (e soprattutto il Cesena ha rallentato). Al 58′ Redolfi ha accorciato di testa su angolo di Burrai, poi è salito nuovamente in cattedra Antonucci, che ha scherzato la difesa ospite e servito il pallone del poker al subentrato Tavsan. Il gioco dei cambi ha restituito ossigeno al Mantova, che proprio con un altro subentrato (Ruocco) ha accorciato in mischia dopo una carica sospetta su Ciofi. A mettere il timbro sul 4-2 è stato Pisseri che tre minuti dopo ha abbassato la saracinesca sul tiro di Maggioni, inaugurando la festa di un Manuzzi pieno e colorato grazie allo storico gemellaggio che lega le due tifoserie“.

Proseguiamo con l’analisi del match pubblicata dal torinese Tuttosport:

Con il 4-2 casalingo rifilato al Mantova il Cesena scavalca in classifica i virgiliani e sale al quarto posto a fianco della Juve Stabia. Dentro e fuori dallo stadio è festa vera per gli oltre 12.000 spettatori: tra le due tifoserie c’è uno storico gemellaggio. I primi 45 minuti sono di dominio bianconero e infatti già al 5′ il pressing furioso del Cesena spinge Kargbo a deviare un passaggio tardivo del portiere Festa sui piedi di Shpendi, che a porta vuota insacca. Gli uomini di Possanzini pagano dazio al 21′, quando il sierraleonese scarica un potente destro sotto la traversa per il raddoppio. Prima del riposo arriva anche la rete di Prestia con un’incornata sugli sviluppi di un corner. Gli ospiti trovano nuova linfa grazie ai correttivi di Possanzini che innesta Mancuso e Debenedetti. Al 12′ è l’indisturbato Redolfi a insaccare con un colpo di testa. Ci pensa però il sigillo del neoentrato Tavsan sul suggerimento dello scatenato Antonucci a riportare il Cesena a distanza di sicurezza. Il mantova si conferma mai domo e sigla la seconda rete di giornata con Ruocco a fine gara. Possanzini analizza la terza sconfitta su quattro uscite e non si nasconde: «Rifarei le scelte iniziali. Sul gol iniziale Festa ha aspettato troppo nella pressione. La responsabilità me la sento addosso perché i ragazzi fanno quello che dico Con il vantaggio il Cesena si è divertito, noi abbiamo forzato qualche giocata e ci ha fatto male».
Fa festa invece il Cesena di Mignani: «La sfida si è incanalata bene. Siamo stati bravi a fare il primo gol rubando la palla, potevamo fare più reti e fino alla fine è stata una partita difficile. Chiudiamo alla grande la settimana, recuperiamo le energie e pensiamo alla prossima gara»“.

Infine l’emiliano Corriere dello Sport-Stadio:

Il fattore campo è la chiave di tutto tra le due neopromosse: il cesena al Manuzzi ha ottenuto 10 punti su 12 con 10 gol segnati, mentre il Mantova ha perso le ultime tre gare esterne dopo un pari con 9 reti subite (e lontano da casa ha vinto l’ultima il 9 marzo scorso in C). Nel primo tempo i colpi di Shpendi (4 gol in 6 presenze), Kargbo (2 in 4) e Prestia (il primo del difensore dopo l’unico precedente in B tre anni fa con l’Alessandria). Nella ripresa le prime reti in B di Redolfi (di testa su angolo di Burrai) e dei subentrati Tavsan (che sfrutta la giocata di Antonucci) e Ruocco (al posto giusto dopo lo spunto di Mancuso). Clima straordinario tra le tifoserie storicamente gemellate: una delegazione cesenate è andata a salutare gli ospiti in Curva Ferrovia tra applausi, cori e striscioni. Poi in campo Festa si addormenta col pallone preso da Kargbo che tocca per Shpendi, implacabile. I romagnoli portano altri pericoli con Adamo e Antonucci, fino al raddoppio propiziato da Adamo per Kargbo, pronto alla girata con la palla sotto l’incrocio. Tolto un tentativo di Trimboli, che dal limite sfiora il palo al 28′ è ancora il Cesena a spaventare Festa, che salva su Antonucci al 31′ e su Adamo al 36′, però nulla può sullo stacco di Prestia sul corner di Calò. Aramu manda un segnale prima del riposo con un sinistro neutralizzato da Pisseri e al rientro punge Fiori, segna Redolfi ma il Cesena colpisce con Tavsan e Ruocco rilancia, con Pisseri poi reattivo nel recupero su Maggioni“.

 

 

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