Tre punti all’ultimo respiro: Mantova-Cosenza 3-2

Vittoria al 94' grazie alla zampata di Solini oltre la linea di porta. Gol, capovolgimenti di fronte e tante emozioni

Un maestro del brivido scrive il copione di Mantova-Cosenza. Vince l’Acm con una zampata di Solini, da calcio d’angolo al minuto 94′, nuovamente fatale alle rivali dei biancorossi. Non si fa la storia solo con lo stadio Martelli tirato a lustro, che ritrova la B che mancava dal 2010. L’arbitro vede oltrepassare la linea di porta al pallone toccato col ginocchio da Solini. E così la neopromossa virgiliana si ritrova con quattro punti in due gare e l’entusiasmo a mille.

Si parte con grande entusiasmo nel rinnovato Martelli. Curva Te sold out, distinti riaperti dopo 7 anni e circa 130 tifosi cosentini collocati in Curva Cisa. Zitti per tutta la sfida, per onorare la memoria di Ilaria, storica tifosa rossoblù tragicamente scomparsa in un’incidente stradale mentre stava raggiungendo Mantova per la partita. Autentica ovazione all’ingresso in tribuna centrale per Fabrizio Lori, il presidente dell’Acm dal 2004 al 2010.
Nell’undici biancorosso out Panizzi per noie muscolari, al suo posto Bani. C’è Aramu (festeggiato per le 200 presenze in B) alle spalle della punta centrale Mensah.

Nemmeno il tempo di godersi lo spettacolo fuori dal campo, che il Mantova è già in vantaggio, quasi a celebrare il ritorno in cadetteria del Martelli dopo 14 anni. Brignani intercetta il pallone davanti all’area, si traveste da Burrai e serve in profondità Fiori che avanza, si libera di un avversario e da fuori della lunetta fredda il mantovano Micai con un preciso rasoterra alla sua destra.
La reazione del Cosenza è veemente. Al 5′ la staffilata di Caporale è respinta di pugno da Festa, ma l’occasione d’oro è all’8′: D’Orazio anticipa di testa Brignani, Festa si supera e devia sul palo. Nella mischia i rossoblù non trovano la zampata per il pari. Altri due minuti ed è Florenzi a sfiorare l’angolo. Nervi tesi, qualche colpo proibito e un’ammonizione per parte: ne fanno le spese Mensah, che da solo tiene in scacco l’intera difesa calabrese, e un nervoso Mazzocchi. Break del Mantova al quarto d’ora: dal corner la palla resta in mischia, botta ad occhi chiusi di Brignani, miracolo di Micai e occasione sventata sulla linea da un difensore. Partita pirotecnica e più verticale che mai. I Lupi ci provano ancora per due volte di testa ma l’Acm, anche con un po’ di fortuna se la cava. E punisce per la seconda volta gli ospiti al 23′, quando Bragantini coglie dal cilindro il tiro a giro che sorprende Micai. Il caldo si fa sentire e i ritmi calano. Nonostante il forcing dei rossoblù di Alvini e un tiro di Kourfalidis, le squadre vanno al riposo con il risultato immutato: Mantova 2, Cosenza 0.

Si riparte con due cambi per il Cosenza e l’uno-due del minuto 6′: prima ci prova Fiori col rasoterra neutralizzato, poi Fumagalli sfiora l’incrocio. Mensah innesca Fiori che pecca d’egoismo a difesa sguarnita, poi è di nuovo Fiori (che imperversa a sinistra) a mancare il tris. C’è anche Festa e scalda i guanti sulla conclusione di Kouan. Un istante dopo il triplo cambio del Mantova, il Cosenza (69′) riapre la partita: disimpegno errato di Trimboli, affondo calabrese e assist per Fumagalli che pur masticando la conclusione, fa centro. Con i cambi i rossoblù prendono vigore e coraggio e dopo aver invocato vanamente la revisione al Var di un possibile rigore, a 3′ dal 90′ un lancio in profondità coglie di sorpresa la retroguardia mantovana e mette in condizione Rizzo Pinna di infilare Festa sotto le gambe, per un 2-2 non certo demeritato. All’ultimo assalto però – minuto 94 – il Mantova si regala il colpaccio da tre punti. Corner dalla sinistra, colpo di testa di Redolfi, parata di Mucai e zampata di Solini, nel caos dell’area piccola. Sguardi attoniti ed esultanza in curva: il gol è realtà. Piccola ulteriore sorpresa. Si spengono parzialmente le luci del Martelli prima del fischio finale e i tifosi si divertono accendendo le torce degli smartphone, come ai concerti. Ecco cos’è il genio, un istante prima della festa finale.

Il tabellino

Reti: 2′ Solini, 23′ Bragantini, 69′ Fumagalli, 87′ Rizzo Pinna, 94′ Solini.

MANTOVA (4-2-3-1): Festa; Maggioni, Brignani, Redolfi, Bani (75′ Solini); Trimboli, Burrai; Bragantini (67′ Galuppini), Aramu (67′ Wieser), Fiori (67′ Ruocco); Mensah (75′ Mancuso). A disp. Sonzogni, Debenedetti, Radaelli, Artioli, Muroni, Cella, De Maio. All. Possanzini.

COSENZA (3-4-1-2): Micai; Hristov, Caporale, Dalle Mura (46′ Venturi); Ciervo, Florenzi (65′ José Mauri), Kourfalidis, D’Orazio (46′ Ricciardi); Kouan (84′ Rizzo Pinna); Mazzocchi (65′ Zilli), Fumagalli. A disp. Baldi, Vettorel, Cimino, Martino, Camporese, Charlys, Sankoh. All. Alvini.

ARBITRO: Crezzini di Siena (assistenti Prenna di Molfetta e Luciani di Milano, Var Gariglio, Avar Gualtieri).

Spettatori 8.262. Ammoniti Mensah (12′) per gioco falloso, Mazzocchi (18′) per proteste, Dalle Mura (40′) per gioco falloso, Burrai (60′) per gioco falloso, José Mauri (89′) per gioco falloso. Recupero 2′ + 5′.

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