Lecce-Mantova, le pagelle dei biancorossi

Cambio di passo con l'ingresso di Mensah e Bragantini. Da rivedere i neoacquisti Solini, Aramu e Mancuso

Il Mantova vuole sfatare il tabù Via del Mare di Lecce

FESTA. Tre respinte su conclusioni forti ma centrali. Sul primo gol è sorpreso dalla non-marcatura di Mancuso, sul raddoppio è sfortunato perché la sfera gli passa tra le gambe. VOTO 6

MAGGIONI. Sulla coscienza ha il pari fallito al minuto 41 su delizioso assist di Aramu. Dalla sua parte il Lecce crea i problemi maggiori. VOTO 5.5

BRIGNANI. Nonostante la statura non riesce a dominare nei contrasti aerei in area biancorossa. Anche in fase d’impostazione non è sempre preciso. VOTO 5.5

SOLINI. In difficoltà sui palloni alti, fatica a contenere gli avanti salentini. Ammonito dopo mezz’ora, il che può averlo condizionato. VOTO 5

PANIZZI. Pur senza prendersi grandi responsabilità, il suo lo fa. Dove non arriva con la tecnica, sono il fisico e la corsa a sostenerlo. VOTO 6

MURONI. Soffre un po’ il dinamismo e la fisicità del centrocampo del Lecce ma dopo un opaco avvio si riprende. Offre a Mancuso la palla del possibile 1-1. VOTO 6. TRIMBOLI  (dal 73′). Entra qualche istante prima del pari biancorosso e prova a sostenere la diga a metà campo. Non ha troppe responsabilità sul ko. VOTO 6

BURRAI. Alti e bassi. Qualche pallone sanguinoso smarrito davanti all’area e lanci virtuosi. Come quello da cui nasce la rete che fa sognare l’Acm, VOTO 6

ARAMU. Va giudicato in condizioni a lui più congeniali, quando avrà recuperato il gap di preparazione rispetto ai compagni. Serve tuttavia a Maggioni un pallone difficile da non mettere in rete. VOTO 5.5. WIESER (dal 67′). Si fa notare per freschezza atletica e alcune giocate di qualità. Come la verticalizzazione sfruttata da Bragantini per il provvisorio 1-1. VOTO 6.5

GALUPPINI. Lo si vede pochissimo e di conseguenza al Mantova mancano le sue geniali giocate. L’atteggiamento tattico adottato dal Mantova per quasi tutto il primo tempo lo tiene lontano dalla porta del Lecce. VOTO 5. BRAGANTINI (dal 67′). Ci mette 6′ a timbrare il cartellino. Oltre al gol è vivace e propositivo. Col senno di poi andava inserito prima. VOTO 6.5

MANCUSO. Non si eleva sul corner di Gallo che produce l’1-0 realizzato di testa da Gaspar, traendo in inganno Festa. E anche davanti è inoffensivo, fatta eccezione per quel tiro scoccato poco dopo la mezz’ora. Fino a metà ripresa calano i ritmi e scompare del tutto. VOTO 5. MENSAH (dal 73′). Come anche nell’amichevole col Genoa, il Mantova si rende pericoloso in avanti quando entra lui, con le sue sponde a far salire i compagni. Non segnerà ma può far segnare. VOTO 6.5

FIORI. A sinistra almeno ci prova ad incunearsi in area avversaria. Non sempre con esiti favorevoli ma nel tridente offensivo biancorosso è quello che più si mette in mostra. VOTO 6. RUOCCO (dall’80’). Il tempo per decentrarsi a sinistra, sperando in qualche pallone da sfruttare. Niente, gli tocca invece prendere atto del raddoppio giallorosso. SV

 

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