L’ultima volta dell’Acm nella Coppa Italia delle grandi è relativa alla stagione 2019-20, accesso garantito dal secondo posto (ma promozione sfumata) nel precedente torneo di Serie D.
I biancorossi di Lucio Brando espugnano il Franchi di Siena al primo turno. 2-0 alla Robur (di C) con una rete per tempo di Guccione e Scotto. Al secondo turno però il Mantova s’immola a Pescara (avversario di Serie B): 3-2 per gli abruzzesi. In vantaggio col rigore di Tumminello, il Pescara incassa il pari di Guccione, trova il 2-1 a 10′ dal termine con Di Grazia ma subisce il 2-2 di Tremolada al 90′; sul capovolgimento di fronte Ventola fa centro e qualifica i biancazzurri.
In precedenza, ecco il quinquennio di B dal 2005 al 2010. Nell’estate 2009 l’Acm guidato da Michele Serena, esentato dal primo turno, batte 3-1 al Martelli la Pro Patria (gol in apertura di Marchesetti, pari di Ripa ad inizio ripresa, poi uno-due firmato Caridi-Tarana), prima di arrendersi al Bentegodi al Chievo (3-0, reti nel secondo tempo di Bogdani, Pellissier e dell’ex Bentivoglio). Il 2008 vede i biancorossi di Brucato superare 1-0 (Godeas) il Gallipoli, ma lo stop arriva a Marassi per mano del Genoa: 3-1, con doppietta di Oliveira, gol di Milanetto e punto della bandiera del biancorosso Passoni. L’Acm di Tesser cede invece 1-0 (Allegretti) a Ferragosto 2007 alla Triestina, recriminando per il penalty fallito al Rocco da Lucenti. Nel 2006 amaro epilogo ai rigori a Modena (4-3) nel secondo turno eliminatorio, dopo l’1-1 dei 120′ deciso dai gol di Tisci e di Caridi dal dischetto: decisivo l’errore di Noselli. Al primo turno l’Acm aveva sbancato Novara (di C1) per 2-1, con reti di Caridi, Graziani e del biancazzurro Vieri nel finale. In occasione del ritorno in Coppa Italia dopo 15 anni di assenza, nell’agosto 2005, i biancorossi neopromossi in B sono battuti 2-0 a Grosseto (di Serie C): alla distanza decidono le sorti del match D’Isanto e Bertani.
Bisogna fare appunto un balzo indietro al campionato di C1 1990-91, probabilmente il più nefasto della storia virgiliana in termini di risultati ottenuti sul campo, per scovare l’Acm nella Coppa Italia maggiore. La qualificazione è il premio per il sesto posto finale della stagione precedente. ma nonostante il grande esodo di tifosi, il derby allo Zini con la Cremonese (di Serie B) sorride ai grigiorossi: 2-0 deciso da Dezotti e Ferraroni. Al ritorno il Mantova non va oltre lo 0-0 ed esce di scena.
Altri 18 anni prima, stagione di B 1972-73, l’ultima prima della promozione del 2005. Il Mantova perde al Martelli 2-1 con la Roma (doppietta del futuro biancorosso Muiesan e rete di Cristin allo scadere), vince 2-1 in casa della Reggina (Roveta e Cristin, poi Marmo dimezza), scivola ancora in casa con l’Atalanta (1-0, gol di Sergio Pellizzaro) e fa 1-1 a Como (vantaggio di Caremi prima dell’autorete di Panizza). Risultato: l’Acm chiude il girone al terzo posto ed è eliminata. Nel 1971-72 va fuori ancora nel girone eliminatorio, chiuso al secondo posto alle spalle del Milan. Successo 2-0 sul Catania (rigore di Maddè e Carelli), ko 2-1 a Novara (non basta la rete di Nuti), vittoria 2-1 sul Monza (Carelli e De Cecco dopo il pari di Ballabio) e sconfitta 2-0 a San Siro con i rossoneri (Prati e Bigon). Sempre il Milan aveva stoppato l’Acm nell’estate 1970: dopo l’exploit di Brescia (1-0, zampata di Toschi) e il bis casalingo col Varese (Blasig dal dischetto), c’è la battuta d’arresto al Martelli nella sfida decisiva col Milan (1-2, Combin e Benetti dopo il vantaggio di Ossola).
Clamorosa l’eliminazione del 1969, per differenza reti nei confronti della Juve. Dopo lo 0-0 nell’esordio tra le due squadre, il Mantova fa 2-2 col Brescia rimontando due reti (Spelta e Sanseverino) e va a vincere 3-2 a Bergamo sull’Atalanta (doppietta di Danova su rigore e gol decisivo di Sanseverino). Tutto inutile, serviva una rete in più. Nel 1968 il Mantova era finito all’ultimo posto nel gironcino con Brescia (4-2 per le Rondinelle al Martelli), Varese (vittoria 2-0 firmata in avvio da Micheli ed Enzo) e Padova (ko, 1-0). Poca gloria anche nel 1967 (0-4 nel match secco interno col Bologna), nel 1966 (sconfitta 1-0 in casa della Reggiana maturata ai supplementari da una rete di Gavazzi), nel 1965 (il Brescia sbanca 2-1 il Martelli), nel 1964 (sempre il Brescia, vincitore 2-0 in casa), nel 1963 (sconfitta 2-1 a Verona) e anche nel 1962, quando dopo l’1-1 dei supplementari in casa della Lucchese, è la monetina a decidere il successo dei rossoneri toscani.
L’exploit è invece quello del 1961-62, quando il Mantova chiude la Coppa Italia al terzo posto: decisivo l’1-0 al Martelli sulla Juventus (rigore di Mazzero), dopo il ko (2-1) in semifinale di Napoli. L’Acm ci era arrivata battendo Venezia (1-0), Fiorentina (4-1) e Catanzaro (3-0), sempre in casa. Il Mantova aveva fatto il suo esordio in Coppa nel 1958-59, preludio al trionfo in C: 1-0 alla Cremonese, 3-2 a Parma ma storica sconfitta 7-0 in casa contro l’Inter. Un anno più tardi è la Reggiana a far fuori al Martelli i biancorossi neopromossi in B (3-2 dopo i supplementari) e nel 1960 passa il Brescia al Rigamonti, sempre al 120′: è 3-1.