Mantova: è corsa contro il tempo per ultimare i lavori al Martelli

Opera che dovrebbe essere completata il 19 agosto, due giorni dopo l'inizio del campionato. Si spera quindi nell'agibilità già dalla seconda giornata

Il Martelli è al 12esimo posto nella classifica delle presenza dei tifosi negli stadi

Lo stadio Martelli è un cantiere a cielo aperto. Nel frattempo i lavori procedono spediti.

La corsa contro il tempo per ultimare i lavori di ammodernamento, come da normativa della Serie B, procedono con un obiettivo ben definito: chiuderli entro il 19 agosto. Questa infatti è la data indicata dal Comune per riconsegnare lo stadio al Mantova, pronto ad ospitare le partite di campionato.

In via Roma, peraltro, nutrono la speranza di anticipare la chiusura dei lavori, ma al momento la data stabilita resta quella del 19, quindi successiva all’inizio del campionato che partirà nel week-end del 17 e 18. Per questo, com’è noto, il Mantova ha chiesto alla Lega di giocare la prima partita in trasferta. Ma alla seconda giornata i biancorossi dovranno necessariamente debuttare in casa. La speranza di tutti è che il Martelli sia agibile. Il Comune per primo ha rassicurato l’Acm in tal senso. Tuttavia, non si può escludere che, almeno per quella domenica, il Mantova sia costretto ad emigrare nello stadio che ha indicato al momento dell’iscrizione: il Dino Manuzzi di Cesena.

Meglio evitare, e non certo per l’ospitalità e l’efficienza dell’impianto romagnolo, unanimemente riconosciute ad alto livello. I motivi sono altri: le spese che comporterebbe una trasferta non certo dietro l’angolo (da Mantova a Cesena ci sono 200 km); le complicazioni logistiche per organizzarla; l’inevitabile rinuncia di una parte consistente della tifoseria a spingersi fin là; il fatto che, per quanto “amico” sia il Manuzzi, non si tratta comunque dello stadio di casa, con conseguente possibile impatto negativo sul rendimento della squadra.

Naturalmente quest’ultimo punto è tutto da verificare sul campo, quindi (a differenza degli altri tre, che sono incontrovertibili) non si può dare per scontato. Però rappresenta una variabile di cui tener conto.

Del resto, è la storia recente a insegnarci che una squadra costretta a fare a meno del proprio stadio, ne risente. A maggior ragione in un campionato difficile come la Serie B, in cui ogni minimo dettaglio può fare la differenza.

Speriamo in meglio.

(Fonte La Voce di Mantova)

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