I lavori alle torri-faro dello stadio Martelli per adeguare l’impianto di illuminazione restano al monento ancora fermi. Per sbloccarli bisogna che il Tar dia ragione al Comune di Mantova o alla Corus srl di Bergamo che aveva ricorso contro la mancata aggiudicazione, e poi la revoca, dell’appalto da oltre mezzo milione di euro per le luci dello stadio.
L’impresa, in prima battuta, aveva ottenuto la sospensione del provvedimento comunale che l’aveva esclusa dalla gara e aggiudicato l’appalto a Tea Reteluce. Nella giornata di ieri c’è stata la camera di consiglio del Tar di Brescia che deve giudicare nel merito il contenzioso ed emettere la sentenza. Ma, come accade in questi casi, la decisione finale non è ancora stata resa pubblica. Le parti sono state ascoltate dai giudici che si sono riservati di decidere e, quindi, di pubblicare la sentenza entro 48 ore dall’udienza, cioè entro domani; ma potrebbero anche anticiparla ad oggi.
Nel frattampo cresce l’attesa tra i tifosi biancorossi, preoccupati per questi tira-e-molla giudiziari che potrebbero rallentare i lavori al Martelli in vista della prossima stagione da disputare in Serie B. Il timore è di essere costretti a vedere il Mantova giocare le prima partite casalinghe in un’altra città. I legali delle parti in causa, Comune, Corus e Reteluce, sostengono di non avere ancora avuto notizie circa l’esito dell’udienza, ma tutti, in base alle loro aspettative, si dichiarano fiduciosi. Il sindaco Mattia Palazzi ha tenuto a rassicurare i mantovani: «I lavori allo stadio si faranno entro i tempi previsti».
Il Martelli deve essere pronto, con tutti gli interventi richiesti, dalla Lega di Serie B, entro il prossimo 16 agosto, data di avvio della stagione 2024-25 con il primo anticipo di campionato. In attesa che l’appalto per le luci venga assegnato ad una o all’altra concorrente, al Martelli proseguono i lavori di ristrutturazione del settore dei distinti, mentre sono già stati assegnati direttamente anche gli altri tra cui il consolidamento delle tribune, la realizzazione delle infrastrutture digitali e la messa in opera della fibra ottica, e la copertura con l’erba sintetica dei tratti di pista rimasti dell’ex velodromo.
(fonte Gazzetta di Mantova)
