Ritardi sull’adeguamento dell’illuminazione allo stadio Martelli

Il Comune alle prese col ricorso al Tar della Corus srl aggiudicatasi i lavori. Alla base del contenzioso proiettori difformi al capitolato

Per Mantova-Catanzaro attesi quasi 11mila tifosi

Prime nubi sui lavori allo stadio Martelli in vista del prossimo campionato di Serie B. La ditta per la quale, in un primo momento, il Comune aveva proposto l’aggiudicazione dell’appalto per la riqualificazione dell’impianto di illuminazione, salvo poi escluderla dalla gara, ha fatto ricorso al Tar.

Una tegola piombata sul capo dei tifosi biancorossi e, in primis, del Comune; una mossa che potrebbe in qualche modo provocare uno stop dei lavori all’impianto d’illuminazione e ritardarne la conclusione, fissata tassativamente entro il 16 agosto, data di avvio del campionato con il primo anticipo della stagione. La ditta, la Corus srl di Bergamo, ha chiesto l’annullamento, “previa sospensione dell’efficacia”, di tutti gli atti del Comune relativi all’appalto delle luci: dalla determina con cui l’ha esclusa dalla gara a quella con cui ha aggiudicato i lavori a Tea Reteluce, dal progetto esecutivo dell’illuminazione redatto da Eltec stp srl al capitolato speciale d’appalto.

Il Comune di dice tranquillo, “per nulla sorpreso”, visto che “le procedure d’appalto sono oggetto di contenzioso amministrativo”, e fiducioso: «I tempi per i lavori restano quelli previsti, essendo il ricorso solo sulla parte relativa all’adeguamento dell’illuminazione. La parte dei lavori sui distinti sta procedendo speditamente con 25 operai in cantiere ogni giorno». L’appalto contestato riguarda lavori per 570mila euro (619mila con gli oneri per la sicurezza) che la Corus si era aggiudicata con uno sconto del 31% sulla base d’asta. L’offerta di 442mila euro (più Iva) era la migliore nel lotto delle quattro presentate. I problemi sono sorti quando il responsabile unico del procedimento, un funzionario comunale, ha contattato la Corus per avere chiarimenti circa la tipologia dei proiettori scelti per le torri faro; da un primo esame, infatti, risultava che non erano quelli chiesti nel capitolato.

La ditta, dopo un sopralluogo allo stadio, ribadiva l’intenzione di montare sulle torri faro il proiettore contestato. Il Comune ha fatto esaminare il proiettore al progettista che lo ha ritenuto difforme per forma e caratteristiche da quello posto in gara. A quel punto via Roma non ha aggiudicato i lavori e ha escluso Corus dalla gara. Nella determina c’è già la linea difensiva del Comune al Tar: la revoca dell’aggiudicazione provvisoria è solo un’azione di autotutela. Per partecipare alla gara, la ditta aveva accettato le prescrizioni contenute nel capitolato mentre il progettista ha “inequivocabilmente evidenziato la difformità del prodotto offerto rispetto a quello previsto dal progetto messo a gara”.

(fonte Gazzetta di Mantova)

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