Ricordate Felipe Sodinha e il suo campionario di magie col pallone? I tifosi del Mantova ne furono deliziati solo per pochi mesi, precisamente dalla chiusura del mercato invernale 2016-17 a fine stagione, conclusa con una miracolosa salvezza sul campo vanificata dal crac della società condotta dai “romani”. Ma l’estroso brasiliano ha ancora l’Acm nel cuore e nonostante un acciacco fisico ad impedirne l’impiego nella Partita del Cuore andata in scena al Martelli tra la Nazionale Attori e la squadra Boom & Friends, non ha voluto mancare all’appuntamento andato in scena nello stadio di viale Te.
Un breve riscaldamento, qualche palleggio sul manto erboso del Martelli e tanta voglia di dire la sua sulla promozione del Mantova in B, dato che da bresciano acquisito, conosce parecchi dei protagonisti della cavalcata biancorossa, in particolare quelli dello staff tecnico. «La squadra biancorossa ha compiuto un’impresa fantastica – ha commentato -, tuttavia non sono per niente stupito. Conosco bene Possanzini e la validità delle sue idee. Nello staff c’è anche il mio amico Michele Arcari (il preparatore dei portieri, ndr), con il quale ho giocato a Brescia. Sono tutti professionisti in gamba, abituati a lavorare seriamente. Per vincere conta la solidità del gruppo e loro sono molto bravi anche in questo. Ero sicuro che avrebbero fatto un buon lavoro. Sono felice per questa piazza, perché ha patito molto nelle ultime stagioni. E ora merita finalmente una ribalta migliore».
Sodinha, oggi 36enne, reduce dal campionato di Eccellenza vinto con l’Ospitaletto, ricorda la sua parentesi virgiliana: «Mi sono trovato bene qui, nonostante il finale amaro di quella stagione. Di questo sono grato alla gente di Mantova e per questo motivo ho accettato di partecipare a questo evento benefico. Ci tenevo ad esserci, nonostante un ginocchio malconcio che mi impedisce di scendere in campo».